Rovigo, 18/03/2020
Ai signori docenti scuola primaria
Ai docenti scuola secondaria di primo grado
Ai docenti della scuola dell’infanzia
Ai Docenti di sostegno
Ai docenti a tempo determinato
Ai docenti supplenti brevi
OGGETTO: Chiarimenti a cura della Dirigente scolastica e disposizioni per attivare didattica a distanza
Viste le disposizioni del Ministero relative ad una nuova modalità di “fare scuola”
Viste le problematiche concrete affrontate dalla Dirigente e dall’Animatore digitale
si rende opportuno chiarire e disporre quanto segue:
nella nota dell’08 marzo il Ministero aveva scritto: “Ogni iniziativa che favorisca il più possibile la continuità nell’azione didattica è, di per sé, utile. Si consiglia comunque di evitare, soprattutto nella scuola primaria, la mera trasmissione di compiti ed esercitazioni, quando non accompagnata da una qualche forma di azione didattica o anche semplicemente di contatto a distanza.”
Circostanza messa in evidenza anche nella nota del 13 marzo, quest’ultima a firma del Capo Dipartimento Giovanna Boda “Uno degli aspetti più importanti in questa delicata fase d’emergenza è mantenere la socializzazione. Potrebbe sembrare un paradosso, ma le richieste che le famiglie rivolgono alle scuole vanno oltre ai compiti e alle lezioni a distanza, cercano infatti un rapporto più intenso e ravvicinato, seppur nella virtualità dettata dal momento. Chiedono di poter ascoltare le vostre voci e le vostre rassicurazioni, di poter incrociare anche gli sguardi rassicuranti di ognuno di voi, per poter confidare paure e preoccupazioni senza vergognarsi di chiedere aiuto”
Pertanto le attività di didattica a distanza come ogni attività didattica, per essere tali, prevedono la costruzione ragionata e guidata del sapere attraverso un’interazione tra docenti e alunni che dovrà essere
- Il collegamento diretto o indiretto, immediato o differito, attraverso videoconferenze, video lezioni, chat di gruppo;
- la trasmissione ragionata di materiali didattici, attraverso il caricamento degli stessi su piattaforme digitali;
- l’impiego dei registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazione e di supporto alla didattica, con successiva rielaborazione e discussione operata direttamente o indirettamente con il docente;
- l’interazione su sistemi e app interattive educative propriamente digitali
Il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti – si legge nella nota del 17 marzo 2020 – che non siano preceduti da una spiegazione relativa ai contenuti in argomento o che non prevedano un intervento successivo di chiarimento o restituzione da parte del docente, dovranno essere abbandonati, perché privi di elementi che possano sollecitare l’apprendimento.
La didattica a distanza – conclude la nota – prevede infatti “uno o più momenti di relazione tra docente e discenti, attraverso i quali l’insegnante possa restituire agli alunni il senso di quanto da essi operato in autonomia, utile anche per accertare, in un processo di costante verifica e miglioramento, l’efficacia degli strumenti adottati, anche nel confronto con le modalità di fruizione degli strumenti e dei contenuti digitali – quindi di apprendimento – degli studenti, che già in queste settimane ha offerto soluzioni, aiuto, materiali”.
– Visto quindi che la scrivente, con il supporto della docente animatore digitale, ha predisposto la modalità in “classe virtuale”,
– Visto che l’animatore digitale ha incontrato in video conferenza tutti i docenti della scuola primaria e sta programmando videoconferenze con i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola secondaria,
– Visto che a tutti è stato inviato il tutorial per attivare una videolezione;
– Visto che l’animatore digitale è a disposizione dei docenti per tutte le spiegazioni, aiuti, supporto necessari h24;
– Vista la necessità di procedere con l’azione didattica a distanza;
– Visto che la mera trasmissione di compiti attraverso il registro elettronico non costituisce didattica a distanza;
– Vista la necessità di procedere anche alla valutazione del lavoro svolto;
i docenti sono invitati:
- ad utilizzare classroom e/o google meet in quanto attivi nel nostro Istituto e rispondenti alle norme sulla privacy;
- a rivedere la propria programmazione didattica disciplinare evidenziando la tipologia di gestione delle interazioni adottate con gli alunni e gli argomenti trattati e inviarla alla Dirigente tramite posta elettronica;
- a compilare il registro elettronico inserendo l’ora, la modalità scelta e l’argomento nella giornata in cui effettuano la videolezione o assegnano attività in classroom;
- a tener conto di tutti gli aspetti utili per la valutazione.
Si ricorda, a tal proposito, che la valutazione è un dovere da parte del docente, come competenza propria del profilo professionale ma è un diritto dello studente, come elemento indispensabile di verifica dell’attività svolta, di restituzione, di chiarimento, di individuazione delle eventuali lacune. Si ricorda, inoltre, che, a seconda delle piattaforme utilizzate, vi è una varietà di strumenti a disposizione per poter valutare.
Distinti saluti
La Dirigente Scolastica
Dott.ssa Maria Rita Pasqualin