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Valutazione

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    PER DIVENTARE CITTADINI ATTIVI

L’Istituto Comprensivo Rovigo 1 persegue la continuità e l’unitarietà del curricolo, facendo riferimento alle INDICAZIONI NAZIONALI e al PTOF dell’istituto. Il percorso curricolare, elaborato unitariamente, ha come riferimento la promozione di conoscenze, abilità e competenze, che necessitano dell’apporto simultaneo dei vari saperi disciplinari. Sia la programmazione che la valutazione terranno conto di: – logiche di verticalità (curricolo verticale), – percorso evolutivo di ogni alunno/a, – livello di partenza – risultati conseguiti, – progressi – comportamento.

La valutazione è un processo dinamico molto complesso il cui fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di autovalutarsi, di scoprire i propri punti di forza e di debolezza per orientare comportamenti e scelte future.

La valutazione degli alunni si fonda su criteri di corresponsabilità, collegialità, coerenza e trasparenza ed è effettuata dai docenti nell’esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità di valutazione degli apprendimenti definiti dal Collegio dei docenti e inseriti nel PTOF. È prevista una valutazione periodica quadrimestrale e una valutazione finale. Per quanto riguarda gli apprendimenti degli alunni nelle varie discipline, la valutazione viene espressa con voto in decimi, invece per il comportamento, la valutazione è espressa con un giudizio sintetico. Il percorso di apprendimento è inoltre sintetizzato con un giudizio (intermedio e finale) riportato nel documento di valutazione. Al termine della scuola secondaria di I grado vengono valutate e certificate, secondo un modello nazionale, le competenze degli studenti. Il documento viene consegnato alle famiglie. La valutazione dell’alunno, nonché le decisioni relative alla ammissione/non ammissione alla classe successiva e/o ammissione/non ammissione all’esame di stato vengono adottate dai docenti della classe durante lo scrutinio. Al termine del primo ciclo di istruzione, gli alunni sostengono l’esame di Stato e conseguono il diploma.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO:

169/2008

DPR 122/2009

Lgsl. 62/2017

DM 741/2017

DM 742/2017

NOTA MIUR 1865/2017

Per gli alunni con certificazioni vengono applicate specifiche normative ministeriali.

La valutazione alla SCUOLA dell’INFANZIA

Criteri di osservazione/valutazione del team docente:

Nella scuola dell’infanzia l’osservazione sistematica è la pratica metodologica e didattica per eccellenza per rilevare:

  • stili relazionali e cognitivi;
  • attitudini;
  • talenti emergenti;
  • specifici bisogni educativi; in un’ottica di valutazione formativa, incoraggiamento e cura educativa. In tale orizzonte i

CRITERI per la valutazione formativa dei bambini /e si riferiscono a elementi di:

  • unicità/variabilità;
  • gradualità nei tempi e ritmi;
  • interconnessione tra saperi esperienziali, relazionale e cognitivi;

STRUMENTI: 

  • osservazioni sistematiche e occasionali;
  • conversazioni verbali guidate e libere;
  • rielaborazioni motorie, grafiche e pittoriche;
  • giochi di ruoli e gioco simbolico;
  • metodo osservativo IPDA;
  • metodo osservativo IPDDAI;
  • Metodo osservativo QUIT (per particolari necessità)
  • Rubriche di prestazione (in via di applicazione ).

Criteri di valutazione delle capacità relazionali:

Considerata l’età e le dimensioni di sviluppo dei bambini/e che frequentano la scuola dell’infanzia si definiscono capacità relazionali “tutti quegli atteggiamenti e comportamenti di partecipazione e coinvolgimento attivo nella relazione con sé stessi, con i coetanei, con gli adulti e l’ambiente che circonda il bambino che frequenta al scuola dell’infanzia”.

I CRITERI di valutazione, pertanto, fanno riferimento a elementi di:

  • qualità dell’interazione sociale tra insegnanti e bambini;
  • qualità di interazione tra bambini e bambini;
  • qualità di interazione nel gioco spontaneo, di coppia, di ruolo tra bambini;
  • partecipazione-collaborazione -nel piccolo e grande gruppo;
  • riformulazione del proprio punto di vista, rispetto ai coetanei, all’adulto e alle differenze individuali;
  • qualità delle azioni svolte in autonomia relativamente al riconoscimento e al rispetto di regole, condivisione di giochi e esperienze ludiche.

La valutazione alla SCUOLA PRIMARIA

GIUDIZI DESCRITTIVI PER LA VALUTAZIONE NELLE DISCIPLINE:

La valutazione delle singole discipline è indicata in VOTI espressi in DECIMI secondo livelli di apprendimento che si applicano alle conoscenze, abilità, competenze culturali dei diversi ambiti del sapere, con riferimento ai traguardi delle Indicazioni Nazionali e che tengono conto dei seguenti aspetti: possesso delle conoscenze; capacità di applicare le conoscenze negli usi e nelle procedure; abilità nello svolgimento di compiti e nella soluzione dei problemi; iniziativa personale; impegno nell’apprendimento. Per gli alunni che si sono avvalsi dell’insegnamento della religione cattolica (IRC), secondo quanto disposto dall’art. 309, c. 4 del Dlgs 297/94 e dalla normativa successiva, viene redatta a cura del docente una speciale nota riguardante l’interesse con il quale l’alunno segue l’insegnamento e il profitto, al posto del voto in decimi, da consegnare alla famiglia unitamente al documento di valutazione. Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l’ampliamento ed il potenziamento dell’offerta formativa, forniscono preventivamente elementi di valutazione ai docenti della classe.

La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è integrata nel documento di valutazione da un giudizio descrittivo che descrive: 1) il processo di apprendimento in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale 2) Il livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto. Il giudizio descrittivo esprime pertanto in generale i progressi nell’apprendimento nei seguenti aspetti: – relazione; – impegno, attenzione e partecipazione; – autonomia e lavoro individuale; – acquisizione e uso dei vari linguaggi specifici delle diverse discipline; – capacità di riferire e rielaborare le informazioni apprese. – Nei casi di studenti con disabilità o con bisogni educativi speciali i giudizi saranno fortemente personalizzati con la descrizione della situazione specifica.

Criteri di valutazione del comportamento:

La valutazione del comportamento viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. Si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza maturate nello studente. I documenti istituzionali principali ai quali fa riferimento la valutazione del comportamento sono:

  • il Patto educativo di corresponsabilità
  • il Regolamento di Istituto

I criteri per la valutazione del comportamento seguono quattro indicatori:

  • Adesione consapevole alle regole e alle norme di convivenza;
  • Impegno per il benessere comune;
  • Partecipazione e collaborazione;
  • Assunzione di responsabilità.

L’ammissione/non ammissione alla classe successiva:

L’art. n. 3 del D. L.gs n. 62/2017, recante le “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato”, individua le modalità di ammissione alla classe successiva che è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline. Tuttavia, i docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunna o l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione

ALLEGATI

Giudizi scuola primaria

Criteri di non ammissione Scuola primaria

RUBRICA DEL COMPORTAMENTO PER SCRUTINIO

La valutazione alla SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La valutazione delle singole discipline è indicata in VOTI espressi in DECIMI secondo livelli di apprendimento che si applicano alle conoscenze, abilità, competenze culturali dei diversi ambiti del sapere, con riferimento ai traguardi delle Indicazioni Nazionali e che tengono conto dei seguenti aspetti:

  • possesso delle conoscenze;
  • capacità di applicare le conoscenze negli usi e nelle procedure;
  • abilità nello svolgimento di compiti e nella soluzione dei problemi;
  • iniziativa personale;
  • impegno nell’apprendimento.

Per gli alunni che si sono avvalsi dell’insegnamento della religione cattolica (IRC)

o delle attività alternative, secondo quanto disposto dall’art. 309, c. 4 del Dlgs 297/94 e dalla normativa successiva, viene redatta a cura del docente una speciale nota riguardante l’interesse con il quale l’alunno segue l’insegnamento e il profitto, al posto del voto in decimi, da consegnare alla famiglia unitamente al documento di valutazione. Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l’ampliamento ed il potenziamento dell’offerta formativa, forniscono preventivamente elementi di valutazione ai docenti della classe.

La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è integrata nel documento di valutazione da un giudizio descrittivo: fa riferimento al processo e al livello globale di sviluppo. Il giudizio descrittivo esprime in generale i progressi nell’apprendimento nei vari aspetti: • capacità di organizzare il proprio apprendimento, di accedere alle informazioni, valutarle, organizzarle, recuperarle; • capacità di contestualizzare, collegare, generalizzare le informazioni; • capacità di fare ipotesi, raccogliere dati, pervenire a conclusioni; • capacità di cooperare, mettere in comune le risorse, prestare aiuto; • capacità di impegnarsi, assumere responsabilità e iniziative; • capacità di fronteggiare difficoltà e crisi; • capacità di individuare e risolvere problemi; • capacità di agire in modo flessibile e creativo; • capacità di prendere decisioni e operare scelte consapevoli e razionali; capacità di pianificare e progettare, tenendo conto delle priorità. Nei casi di studenti con disabilità o con bisogni educativi speciali i giudizi saranno fortemente personalizzati con la descrizione della situazione specifica.

Criteri di valutazione del comportamento:

La valutazione del comportamento viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. Si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza maturate nello studente. I documenti istituzionali principali ai quali fa riferimento la valutazione del comportamento sono:

  • lo Statuto delle studentesse e degli studenti
  • il Patto educativo di corresponsabilità
  • il Regolamento di Istituto

I criteri per la valutazione del comportamento seguono quattro indicatori:

  • Adesione consapevole alle regole e alle norme di convivenza;
  • Impegno per il benessere comune;
  • Partecipazione e collaborazione;
  • Assunzione di responsabilità.

l’ammissione/non ammissione alla classe successiva:

L’art. n. 6 del D. L.gs n. 62/2017, recante le “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato”, individua le modalità di ammissione alla classe successiva che è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline e avviene in presenza del seguente requisito: aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva.

Criteri per l’ammissione/non ammissione all’esame di Stato:

L’esame di stato che conclude il primo ciclo si svolge secondo le indicazioni contenute nel decreto legislativo n. 62/2017 e nel successivo DM n. 741/2017 che hanno in parte riscritto le disposizioni precedenti (DPR 122/2009), modificando i requisiti di ammissione all’esame, le prove, la valutazione finale e la presidenza della Commissione. L’esame di Stato è finalizzato a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dall’alunna o dall’alunno al termine del primo ciclo di istruzione. (dm 741 Art. 1, comma 2). Gli articoli 6 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017 individuano le modalità di ammissione/non ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione delle alunne e degli alunni frequentanti scuole statali e paritarie. In sede di scrutinio finale, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, l’ammissione all’esame di Stato è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline e avviene in presenza dei seguenti requisiti: a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti; b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato prevista dall’articolo 4, commi 6 e 9 bis, del DPR n. 249/1998; c) aver partecipato alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall’Invalsi.

ALLEGATI

Giudizi scuola secondaria primo grado

La valutazione del comportamento scuola secondaria

Criteri di non ammissione

RUBRICA DEL COMPORTAMENTO PER SCRUTINIO

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  • Bisogni Educativi Speciali
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      • Strumenti e procedure di identificazione precoce dei casi sospetti di DSA – Schede di Lavoro
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