La Giornata della Memoria è stata istituita con legge n. 211/2000 che ne fissa la celebrazione il giorno 27 gennaio di ogni anno, attraverso l’organizzazione di “cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico oscuro periodo della storia del nostro paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.

Anche quest’anno l’Istituto comprensivo Rovigo 1 aderisce alle celebrazioni per la “Giornata della Memoria”.

La celebrazione prevede una serie di iniziative che coinvolgono gli alunni della scuola primaria G. Pascoli e gli alunni della scuola secondaria G. Bonifacio.

Programma delle celebrazioni

SCUOLA PRIMARIA G. PASCOLI:

Agli alunni di classe prima le docenti leggeranno la storia di “OTTO. Autobiografia dell’orsacchiotto di Tomi Ungerer .

Questa è la storia dell’orsetto Otto e di due bambini: tre compagni di gioco inseparabili che solo una stella gialla cucita sul petto e la crudeltà della guerra riuscì a dividere. Ma non per sempre, perché un giocattolo amato non si abbandona mai davvero. Per fortuna Otto ha imparato a scrivere a macchina e può raccontare la sua storia di amicizia perduta e ritrovata, perché in un’imbottitura c’è spazio per tantissimi ricordi…

Gli alunni delle classi terze assisteranno alla visione del cartone animato “La Stella di Andra e di Tati”

È il primo cartoon che racconta la Shoah vista con gli occhi di due bambine di 4 e 6 anni.

“La stella di Andra e Tati” racconta la storia vera delle sorelle Alessandra e Tatiana Bucci, ebree italiane di Fiume. Avevano solo 6 e 4 anni quando il 29 marzo 1944 vennero deportate ad Auschwitz insieme alla madre, alla nonna, alla zia e al cuginetto. Scambiate per gemelle dal dottor Mengele, Andra e Tati riuscirono a sopravvivere alle prime selezioni nel campo di concentramento e furono portate nel Kinderblock, la baracca dei bambini che venivano destinati agli esperimenti di eugenetica. “Appena arrivate al campo – ricorda oggi Tati – ci fecero indossare vestiti grandi e sporchi. Poi ci marchiarono con il numero che ancora oggi portiamo sul braccio. E che non abbiamo mai voluto cancellare”. A lei fu tatuato il numero 76484, alla sorella il 76483. Furono l’incoscienza dell’età, il grande amore reciproco e il fare affidamento sulla loro unione le risorse che permisero alle bambine di proteggersi dagli orrori del campo di sterminio. Grazie anche alla compassione di una guardiana del lager le bambine riuscirono così a sopravvivere e vennero liberate insieme il 27 gennaio 1945.

  • Sarà letto anche il libro “Ogni merlo è un merlo “di G.Mauri.

La storia del merlo Bobo, protagonista di Ogni merlo è un merlo, consente di affrontare con i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria un tema delicato come quello della Shoah senza ricorrere a immagini mentali destabilizzanti e che possano turbare in modo profondo. Grazie alla trasposizione fantasiosa è possibile far percepire il dramma della discriminazione con parole e paragoni adeguati all’età degli alunni pur non impoverendo un tema così importante.

  • Anche gli alunni delle classi quarte insieme alle loro insegnanti leggeranno il libro “Ogni merlo è un merlo “ di Mauri  che affronta un tema forte come quello dell’olocausto in modo delicato ma non per questo meno toccante.
  • Nella classe quinta D, a seguito delle letture e discussioni fatte in classe, è nata l’idea di scrivere una lettera al Sindaco per chiedergli di collocare anche a Rovigo le pietre di inciampo in ricordo degli ebrei rodigini.

“Le Pietre d’inciampo (in tedesco Stolpersteine) sono un’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti”.

I ventisei paesi in cui sono già state collocate delle Stolpersteine.

La memoria consiste in una piccola targa d’ottone della dimensione di un sampietrino (10 × 10 cm), posta davanti alla porta della casa in cui abitò la vittima del nazismo o nel luogo in cui fu fatta prigioniera, sulla quale sono incisi il nome della persona, l’anno di nascita, la data, l’eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta. Questo tipo di informazioni intendono ridare individualità a chi si voleva ridurre soltanto a numero. L’espressione “inciampo” deve dunque intendersi non in senso fisico, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi passa vicino e si imbatte, anche casualmente, nell’opera.

SCUOLA SECONDARIA DI  PRIMO GRADO G. BONIFACIO:

  • LUNEDI 27 GENNAIO 2020 ALLE ORE 9 inaugurazione della mostra FOTOGRAFICA “La Rovigo ebraica”

Allestimento a cura degli alunni e dei docenti delle classi seconde della scuola secondaria primo grado. Alla cerimonia DI INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA sarà presente la Dirigente scolastica dott.ssa Maria Rita Pasqualin.

Sono stati invitati il signor Sindaco del Comune di Rovigo dott. Edoardo Gaffeo, l’assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura, dott. Roberto Tovo e il curatore della mostra il signor Mario Andriotto .

Nel corso della cerimonia verranno ricordati gli ebrei deportati nei campi di sterminio nazista e uccisi nel corso della seconda guerra mondiale. La mostra resterà aperta al pubblico da lunedì 27 gennaio a lunedì 3 febbraio 2020 dalle ore 9 alle ore 18

  • Per gli alunni delle classi prime è stata programmata la visione del film di animazione: “La stella di Andra e Tati” di Vitellaro e Belli
  • GIOVEDÌ 27 Febbraio 2020 incontro con il Rabbino capo della sinagoga di Ferrara che incontrerà gli alunni della scuola secondaria per parlare della sua esperienza.
  • La biblioteca della scuola secondaria “Giovanni Falcone” allestirà una sezione che sarà a disposizione degli utenti mercoledì 29 gennaio dalle ore 9 alle ore 11. La scelta dei volumi comprenderà opere classiche sul tema dell’Olocausto.

https://www.polesine24.it/rovigo/2020/01/25/news/gaffeo-metti-le-pietre-della-shoah-79094/